VIVERE INTENSAMENTE IL REALE

scopri il percorso dedicato in memoria di Mons. Luigi Giussani

Perchè sperare oggi?

L'ultima definizione della realtà è che essa è positiva e la Misericordia di Dio è la più grande parola. Questo è certo, occorre rimanere saldi nella speranza.

Perché tutta l’apparenza è contro la speranza, perché tutta l’apparenza è distrazione, intemperanza d’affettività, affanno. […] Allora l’energia della speranza si vede che spezza le pareti -  Don Luigi Giussani


Partecipare di una vita come questa, di una realtà fatta di amici, di ragazzi e di insegnanti al lavoro sulle questioni fondamentali della vita e pronti a guardarmi sempre in modo positivo, mi ha aiutato a rivedere la mia vita, a ritornare a domandarmi come riconoscere nella realtà la presenza di Gesù anche in un periodo così confuso e incerto come quello che stavo vivendo.

Capivo da questi piccoli segni che stava nascendo in me la consapevolezza che le circostanze non fossero un ostacolo da superare per poter cominciare a vivere, ma un’occasione per vivere, una strada su cui camminare per imparare a vivere. Questo per me è un grande segno di speranza, è il contributo che posso dare ai miei alunni che in molti casi non vivono un’esperienza cristiana, ma che hanno il cuore, lo strumento infallibile di ogni uomo con cui paragonare qualsiasi proposta.

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Che aiuto offre la fede?

Gli uomini, giovani e non più giovani, hanno bisogno ultimamente di una cosa: la certezza della positività del loro tempo, della loro vita, la certezza del loro destino.

Il metodo ha come sua sorgente "l'urto" con una presenza imprevedibile e grande, che la ragione riconosce letteralmente come "sovrumana" -  Don Julian Carron


Questo desiderio di bene di nuovo in azione è il più potente fattore che fa rinascere una creatività, una forza di aggregazione, una speranza nuova e più solida, capace di costruzione, come il Portico della Solidarietà.

Ci si accorge che tutto è un dono: la vita che non ci siamo dati, la salute che non è ultimamente nelle nostre mani, l'intelligenza con cui ci muoviamo nella realtà, gli affetti, l'educazione, l'istruzione, il lavoro…

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E ora? A chi guardare?

Perché in ogni compagnia vocazionale ci sono sempre persone, o momenti di persone, da guardare. Nella compagnia, la cosa più importante è guardare. Perciò la compagnia è una grande sorgente di amicizia. L’amicizia è definita dal suo scopo: l’aiuto a camminare verso il Destino.

Forse, allora, nessun compito è più decisivo che intercettare quelle presenze in cui si vede in atto una esperienza di vittoria sulla paura.

Senza la compagnia di don Giussani, noi non saremmo arrivati a capire cosa significa vivere l’esperienza umana e la fede. -  Don Julian Carron


Durante il lock down, la mia massima aspirazione era tornare a scuola. Prima che ci si vedeva più frequentemente davi meno importanza all’andare a scuola, ma ora c'era il desiderio di rivedere la faccia di un amico che ti aspetta. L'amico è quello che non ti lascia mai solo [...]; l'amico è ciò che ti da speranza.

Ho scoperto un’amicizia vera, dove una persona può parlare seriamente e ci si può confidare con ogni persona e questo non succede in generale; non penso di conoscere altre Compagnie come queste.

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